La Città Colorata
Premessa
Ideato da Eubios per il comune di Poggio a Caiano (in provincia di Prato) e co-finanziato dall’Autorità regionale APP della Toscana, il percorso partecipativo La Città Colorata si inserisce in una strategia più ampia volta a migliorare la qualità degli spazi pubblici. Attraverso l’approccio del Bilancio Partecipativo (BP), l’amministrazione ha stanziato 40 mila euro per coinvolgere i cittadini nella definizione e scelta di interventi concreti, partendo dal centro storico (rione bianco). Adulti (cittadini, comitati di rione, associazioni) e bambini (cinque classi della scuola primaria) hanno partecipato ad attività differenziate ma coordinate: da una parte la raccolta e selezione di proposte progettuali per l’arredo urbano, dall’altra la produzione di disegni ispirati ai simboli e ai colori dei cinque rioni di Poggio a Caiano, destinati a diventare elementi visivi dell’identità territoriale.
Anno:
2019
Committente:
Comune di Poggio a Caiano (PO)
Tema di applicazione:
Nuove generazioni • Rigenerazione Urbana •Valorizzazione commercio
Problema
Il processo partecipativo nasce in risposta a un duplice bisogno: da un lato, migliorare la qualità e la riconoscibilità degli spazi urbani; dall’altro, rafforzare l’identità collettiva e il senso di appartenenza della popolazione, in un contesto segnato da profonde trasformazioni socio-demografiche. Poggio a Caiano è un comune “giovane”, istituito nel 1962, che ha conosciuto un rapido sviluppo edilizio e industriale, con un conseguente arrivo di nuovi residenti. Questi ultimi tendono spesso a gravitare sulla vicina città di Prato per lavoro, servizi e tempo libero e mantengono un rapporto debole con i luoghi.
La percezione che ne deriva è quella di una comunità frammentata, dove si fa fatica a costruire relazioni durature, senso di appartenenza e coinvolgimento nella vita pubblica. Anche le differenze tra i cinque quartieri (rioni) -ciascuno con una propria storia e diversa conformazione- accentuano questa disomogeneità, rendendo difficile una narrazione comune e condivisa del territorio. In questo scenario, si è avvertita l’esigenza di promuovere strumenti nuovi e accessibili, capaci di attivare dinamiche inclusive di partecipazione, rinsaldare i legami sociali, favorire la riappropriazione dello spazio pubblico come luogo di relazione e coesione.
Azione e soluzione del problema
Nella fase iniziale è stata realizzata una mappatura degli attori del territorio, con contatti diretti ad abitanti, associazioni e scuole, affiancata da un’attività capillare di comunicazione pubblica dell’iniziativa. Oltre all’uso di strumenti di comunicazione visiva (manifesti, materiali informativi, gadget), distribuiti nei principali luoghi di ritrovo, è stata allestita una postazione itinerante –presente in giornate diverse in punti strategici– con la doppia funzione di punto informativo e spazio di ascolto dove si potevano lasciare liberamente osservazioni e proposte.
Un’attenzione specifica è stata riservata al coinvolgimento del mondo della scuola. Siamo partiti da un confronto con i docenti per contestualizzare il percorso all’interno della programmazione scolastica e co-progettare le attività. Gli studenti sono stati coinvolti in un percorso a tappe: dopo una prima fase di esplorazione e osservazione guidata del territorio, le classi hanno partecipato a laboratori creativi incentrati sulla produzione di disegni e bozzetti rappresentativi dei rispettivi rioni.
Per la popolazione adulta, in ciascuno dei cinque rioni è stato organizzato -all’aperto in orario serale- un laboratorio di quartiere facilitato, in cui i partecipanti hanno potuto confrontarsi con gli amministratori e proporre possibili interventi. In parallelo, è stata anche attivata una raccolta di contributi scritti, tramite un’urna collocata in municipio e attraverso i canali social, così da raggiungere anche chi non poteva partecipare in presenza.
Le proposte emerse da questi diversi canali sono state poi approfondite in un laboratorio di co-progettazione, che ha coinvolto rappresentanti del gruppo di progetto e dell’amministrazione comunale, con il supporto di facilitatori. In questo contesto, le proposte sono state analizzate, confrontate tra loro e rielaborate anche alla luce dei vincoli economici e gestionali, attraverso una versione semplificata dell’analisi costi-benefici. I progetti ritenuti più fattibili e significativi sono stati selezionati e portati alla votazione pubblica online, accessibile a tutta la cittadinanza.
Risultati ottenuti
Il percorso ha consentito di individuare fabbisogni e proposte per migliorare la qualità e la riconoscibilità degli spazi urbani. I partecipanti hanno elaborato, discusso e selezionato quattro proposte progettuali finaliste da portare al voto pubblico. L’allestimento di un campo da gioco all’aperto (playground) è stato il progetto più votato e dunque inserito nel Bilancio comunale come investimento.
Il gruppo di progetto ha selezionato cinque disegni –uno per ciascun rione– tra quelli realizzati nei laboratori creativi con le scuole. I disegni raffigurano elementi caratteristici del quartiere e saranno utilizzati per definire il brand visivo della “Città Colorata”, da riprodurre su targhe, vessilli, gagliardetti o altri elementi simbolici.
Sono emerse forme di collaborazione spontanea, soprattutto nella fase finale, con cittadini che hanno supportato attivamente la promozione del voto, realizzando video di promozione delle proposte finaliste, che hanno consentito di raccontare il territorio in modo diverso.
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