Regione Toscana: Partecipare per Fare – 8 novembre 2013

PARTECIPARE PER FARE: una nuova stagione della partecipazione in Toscana: dalle “buone pratiche” del passato ai progetti per il futuro.

L’8 novembre 2013, nella sede del Palazzo degli Affari in piazza Adua 1 a Firenze, si presentano e discutono le “buone pratiche” finanziate dalla Regione Toscana nei cinque anni di validità della LR 69/2007. Nel momento in cui sta per cominciare ad operare la nuova legge regionale sulla partecipazione (n. 46/2013), viene data la parola agli ideatori e ai conduttori che hanno promosso e gestito i percorsi partecipativi, per ricavarne spunti e insegnamenti per il futuro. Questo bilancio avviene attraverso un’ampia mostra di circa quaranta casi, con una poster session che consente di interrogare i protagonisti delle varie esperienze, e attraverso alcune sessioni tematiche, in cui si illustrano e approfondiscono alcuni processi, tra gli oltre cento che sono stati sostenuti dalla legge regionale.

Nella prima sessione della giornata, intitolata “Partecipare per fare: urbanistica e riqualificazione urbana”, Tiziana Squeri presenta il progetto “Partecipa-Azione: la scuola nuova”, il percorso gestito e condotto da Eubios tra il 2009 e il 2010 per la progettazione partecipata del nuovo plesso scolastico di San Quirico a Montelupo Fiorentino, destinato ad ospitare Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria. L’esperienza costituisce una buona pratica per diversi motivi: innanzitutto l’istituto scolastico e l’amministrazione comunale hanno scelto di progettare in modo condiviso la nuova scuola, attivando un percorso partecipativo per indagare e approfondire le esigenze dei soggetti destinati ad “abitare” la nuova struttura e, quindi, coinvolgendo progettisti, amministratori, insegnanti, genitori, alunni, personale non docente, associazioni e operatori del terzo settore.

Questa scelta ha permesso di far emergere le effettive potenzialità del dialogo tra progettisti, educatori e fruitori finali, conducendo ad un elevato gradimento delle soluzioni progettuali, che sono state sostanzialmente condivise dagli attori della partecipazione. Le indicazioni e i suggerimenti raccolti, tradotti in indirizzi e linee guida progettuali, sono stati elaborati in sinergia con l’Ufficio Tecnico del Comune (la progettazione dell’opera è avvenuta internamente), realizzando una struttura ad alto livello di sostenibilità e con caratteristiche innovative anche dal punto di vista didattico ed educativo (basandosi sul principio che apprendere è un percorso condiviso e che il concetto di cattedra e di “lezione frontale” si può superare).

L’ultimo e forse più importante aspetto è che il progetto è stato realizzato: il 7 settembre 2013 il primo stralcio della nuova scuola, relativo alla Primaria, è stato finalmente inaugurato. Nell’edificio, tutte le classi sono pensate per essere in rapporto diretto con l’esterno, con ampie aperture sul verde e con un’adeguata illuminazione solare. Assieme alla predilezione per materiali naturali, l’utilizzo di materiali innovativi e ad alto rendimento è una peculiarità del progetto, tanto che la quasi totalità della struttura portante è realizzata in legno. Altro aspetto caratterizzante è la quasi totale autosufficienza energetica: grazie all’utilizzo della geotermia non è necessario l’allaccio alla rete del metano e un sistema fotovoltaico garantisce gran parte del fabbisogno di energia elettrica.

A DESTRA:  IL POSTER ESPOSTO NELLA MOSTRA